Nelle ultime settimane, il governo italiano ha annunciato l’arrivo di nuovi incentivi per l’innovazione delle imprese. In particolare, il ministro per le imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso ha annunciato che nelle prossime settimane vedrà finalmente la luc e il Piano Transizione 5.0, quale sviluppo e trasformazione del Piano Transizione 4.0.
Questo piano, attualmente ancora in fase di definizione, fornirà alle imprese italiane una serie di incentivi per consentire “attraverso un meccanismo di crediti fiscali, di accelerare sulla strada dell’innovazione facendo leva su tecnologia, sostenibilità digitale, formazione e strumentazione” e che, dunque, verrà implementato nell’ottica di promuovere la transizione verso un’economia più sostenibile e tecnologicamente avanzata.
Cosa cambierà con il nuovo Piano Transizione 5.0?
Il ministero ha fatto sapere che il piano transizione 5.0 sarà finanziato utilizzando in parte le nuove risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) in combinazione con le risorse del RepowerEu, il programma di finanziamento europeo per sostenere la transizione energetica, e che le iniziative dovrebbero attivarsi già dal prossimo autunno.
Per il Piano Transizione 5.0 sono previsti tra i 4 e i 5 miliardi di euro nella forma di finanziamenti a favore degli investimenti delle imprese. Secondo le dichiarazioni degli organi di Governo, gli incentivi del Piano Transizione 5.0 dovrebbero a finanziare con il fondo perduto percentuali più alte dei progetti di investimento, una notizia che fa ben sperare dopo il progressivo dimezzamento dei massimali di finanziamento dell’Industria 4.0.
Investimenti 5.0: come cambieranno i crediti di imposta per l’innovazione
Con l’arrivo del nuovo Piano Industriale Transizione 5.0 sono in arrivo anche i nuovi contributi a fondo perduto per l’industria 5.0, in sostituzione dei vecchi pacchetti 4.0 destinati a sostenere l’innovazione digitale delle imprese attraverso investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali.
Si prevedono modifiche ai crediti di imposta per stimolare gli investimenti in tecnologie green e digitali: la previsione è quella dell’innalzamento delle agevolazioni a percentuali più elevate – intorno al 4-0 percento – per gli investimenti effettuati a partire dal prossimo autunno fino a tutto il 2025, con coda di sei mesi anche nel 2026. Ovviamente, beneficeranno degli contributi a fondo perduto anche quegli investimenti completati nel 2026 ma “prenotati” entro il 31.12.2025.
Il nuovo pacchetto di crediti di imposta 5.0 sarà varato con la legge di Bilancio 2024 con effetto retroattivo, comprendendo gli investimenti effettuati a partire dall’autunno 2023.
Rispetto alla precedente versione, gli investimenti del Piano Transione 5.0 saranno incardinati non solo sugli obiettivi di innovazione digitale (già contenuti nel precedente Piano Transizione 4.0) ma anche al raggiungimento di risultati tangibili anche in chiave di transizione ecologica ed efficienza energetica.
I crediti di imposta 5.0 saranno, dunque, riservati all’implementazione di progetti di investimento tecnologicamente avanzati e green.
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