Negli ultimi anni sono state approvate diverse misure agevolative dirette ad incentivare e sostenere le aziende che sviluppano, al loro interno o con il supporto di partner qualificati, attività di ricerca e sviluppo finalizzate all’introduzione di innovazione in azienda.
Il concetto di innovazione è inteso in senso ampio, e si possono trovare, nelle varie misure, riferimenti ad innovazione di prodotto o servizio, di processo, organizzativa o di marketing.
Alcune di esse, qualificate come “misure generali”, prevedono la cumulabilità con altri incentivi che abbiano ad oggetto gli stessi costi, salvo espressa previsione contraria contenuta nei singoli provvedimenti istituti di tali altre forme di incentivo.
Così, ad esempio, per le aziende che possono beneficiare del credito di imposta per ricerca e sviluppo, operativo dal 2015 al 2019 e che prevede un credito di imposta sino al 50% delle spese sostenute, immediatamente spendibile, è opportuno valutare la possibilità di usufruire dei benefici previsti dal patent box in materia di detassazione del reddito e delle plusvalenze provenienti dai cosiddetti “beni intangibili”,piuttosto che dai bandi emanati a più riprese dal MISE per la registrazione e lo sviluppo di brevetti, marchi e disegni industriali.
Nel contesto attuale, poi, stanno assumendo sempre maggior rilievo le start up innovative che, oltre a poter beneficiare direttamente di agevolazioni sotto diverse forme, sono ormai sistematicamente incluse nella platea dei soggetti classificati come “prestatori d’opera qualificati” per attività di ricerca e sviluppo da svolgere “extra muros”, al pari di università ed enti di ricerca.
Anche nella programmazione europea trova ampio spazio l’innovazione, presente in modo trasversale in praticamente tutte le priorità di intervento della Comunità Europea, con sezioni specificamente dedicate a processi di industrializzazione di idee innovative (Fast Track To Innovation su tutte) e con l’apertura alla proposizione di progetti da parte di singole aziende attraverso lo SME instrument, concepito distinto in tre diverse fasi, la prima delle quali finanzia lo studio di fattibilità dell’idea progettuale attraverso un contributo a fondo perduto, non soggetto a rendicontazione finale di spesa, di importo massimo pari a 50.000 euro.
Lo scenario si completa con l’esame delle linee guida delle programmazioni regionali, che, coerentemente con gli obiettivi fissati in sede europea per il 2014 – 2020, prevedono un budget cospicuo dedicato all’innovazione aziendale in diversi settori, ed i bandi di prossima emanazione individueranno in modo puntuale le opportunità a disposizione delle aziende.
Per approfondimenti sui singoli incentivi
Credito di imposta per ricerca e sviluppo
Brevetti
Marchi
Disegni industriali
Start up innovative
SME instrument
* * * * *
L’ampio ventaglio di opportunità attuali e future dovrebbe suggerire ad ogni azienda che abbia investito in R&S o abbia programmato di farlo, di effettuare un’analisi per verificare l’esistenza delle condizioni di accesso ad una o più forme di agevolazione.
Lo studio dispone di tutte le professionalità necessarie per lo svolgimento di una valutazione preliminare che possa cogliere tutte le sfumature ed implicazioni delle opportunità rappresentate.
I titolari dello studio, infatti, dottori commercialisti e revisori legali, affiancano i professionisti specializzati nell’ambito della progettazione finanziata per valutare gli aspetti tributari e societari delle operazioni prospettate.
Lo studio sarà lieto di organizzare un per la conoscenza dell’azienda e delle sua progettualità.
Per informazioni info.agevolazioni@studiobottarieassociati.it o telefonare al +39 06 3232570.