Revisione contabile e continuità aziendale: elementi essenziali per la gestione e il bilancio

16 Aprile 2025
revisione contabile

La continuità aziendale rappresenta un principio cardine sia nella fase di preparazione del bilancio, sia nell’ambito delle attività di revisione contabile. Questo concetto, noto anche come “going concern”, è una pietra angolare per garantire la trasparenza e la solidità delle informazioni finanziarie, costituendo una base imprescindibile per la gestione aziendale.

Gli amministratori sono chiamati a esaminare, con una prospettiva a lungo termine che copre almeno un orizzonte temporale di dodici mesi, la capacità dell’azienda di operare in modo redditizio. Nel caso emergano significative incertezze su tale capacità, è necessario riportare dettagliatamente, nella nota integrativa al bilancio, i fattori di rischio identificati, le ipotesi formulate e le eventuali incertezze persistenti. Inoltre, vanno specificate le azioni pianificate per mitigare tali rischi e incertezze. Qualora queste ultime non compromettano la redditività aziendale in modo tale da ipotizzare una cessazione delle attività, la redazione del bilancio deve comunque riflettere questi aspetti seguendo i criteri della continuità (OIC 11).

Il ruolo del principio di revisione Isa Italia 315

Il principio di revisione Isa Italia 315 sottolinea la responsabilità del revisore nel rilevare e valutare i rischi di errori significativi all’interno del bilancio, sia che derivino da frodi, sia che siano causati da eventi o comportamenti non intenzionali. L’obiettivo principale del revisore è quello di identificare e analizzare i rischi di errori significativi a livello sia del bilancio nel suo complesso sia delle singole asserzioni, così da sviluppare una risposta di revisione adeguata.

Questo principio di revisione offre una serie di definizioni relative ai termini utilizzati in ambito di gestione del rischio, come le asserzioni, il rischio di business e i controlli, fornendo un quadro chiaro e dettagliato delle metodologie applicabili. A fare da guida al revisore in relazione alla continuità aziendale è il principio Isa Italia 570, che si occupa specificamente delle responsabilità del revisore nel verificare la continuità aziendale e delle implicazioni che questa può avere nella relazione di revisione.

La responsabilità degli amministratori

Secondo l’articolo 2086 del Codice Civile, è compito esclusivo degli amministratori valutare la sostenibilità della continuità aziendale, tenendo conto di tutte le incertezze che potrebbero influire sul funzionamento dell’impresa.

La valutazione deve essere fatta certamente in occasione del bilancio di esercizio, ma nonn solo.

È preciso dovere degli amministratori, attraverso strumenti di gestione adeguati, valutare costantemente ogni possibile situazione che possa determinare la perdita della continuità aziendale ed intervenire tempestivamente.

In tale direzione vanno gli adempimenti imposti dal Codice della Crisi, che obbliga tutte le società ad implementare e utilizzare adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, al fine di intercettare preventivamente possibili segnali di difficoltà ai fini del mantenimento della continuità aziendale.

Il ruolo del revisore

Il revisore ha il compito di raccogliere elementi probativi sufficienti e appropriati per valutare la fondatezza della continuità aziendale. Ciò significa che deve ottenere dalla direzione tutte le informazioni necessarie per giustificare la capacità dell’azienda di proseguire le sue attività. Qualora emergano incertezze significative, il revisore deve adottare ulteriori procedure di revisione per esaminare e approfondire tali aspetti, inclusi i fattori che potrebbero attenuarne l’impatto.

Se l’analisi è stata condotta dalla direzione aziendale, il revisore deve valutarne l’adeguatezza considerando lo stesso periodo temporale analizzato dalla direzione. Nel caso in cui le normative richiedano un orizzonte temporale più esteso, la valutazione dovrà essere ampliata di conseguenza.

Dubbi sulla continuità aziendale

Nel caso in cui emergano elementi che sollevano dubbi significativi sulla continuità aziendale, il revisore deve adottare misure specifiche aggiuntive. Queste includono:

  • Richiedere alla direzione un’ulteriore valutazione sulla continuità aziendale.
  • Sollecitare l’adozione di nuove iniziative per garantire la sostenibilità aziendale.
  • Analizzare i flussi di cassa, considerandoli un fattore cruciale per la pianificazione futura.

In merito ai flussi di cassa, è essenziale che la direzione:

  • Garantisca l’attendibilità delle previsioni relative ai flussi di cassa futuri.
  • Dimostri che tali previsioni siano supportate da elementi concreti.
  • Valuti eventi successivi che potrebbero influire sui flussi di cassa.
  • Formalizzi piani d’azione dettagliati, assicurandone la fattibilità.

Alla fine del processo, il revisore deve verificare che siano stati acquisiti elementi probativi sufficienti e adeguati per valutare la continuità aziendale. Inoltre, deve determinare se sussistano incertezze significative che, singolarmente o nel loro complesso, possano compromettere la capacità dell’azienda di operare come entità in funzionamento.

Un’incertezza significativa si verifica quando l’impatto potenziale di eventi o circostanze, unito alla loro probabilità, è tale da richiedere un’adeguata informativa nella nota integrativa al bilancio. Questo assicura una rappresentazione corretta e trasparente della situazione finanziaria dell’azienda, fornendo agli stakeholder le informazioni necessarie per prendere decisioni consapevoli.

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