Credito d’imposta per le Zone Economiche Speciali: tutte le novità del 2025

23 Gennaio 2025
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Le Zone Economiche Speciali (ZES) rappresentano un’importante leva per il rilancio delle aree economicamente svantaggiate, offrendo alle imprese localizzate in questi territori agevolazioni fiscali significative. Con la Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024) e i nuovi provvedimenti normativi, sono state introdotte modifiche sostanziali per rendere gli incentivi più accessibili e incentivare gli investimenti produttivi.

Caratteristiche principali del credito d’imposta ZES

Il credito d’imposta è disponibile per le imprese che realizzano investimenti in beni strumentali nuovi all’interno delle ZES. L’agevolazione copre gli acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2025 e si rivolge a iniziative che contribuiscono allo sviluppo produttivo locale. Con le nuove disposizioni, le agevolazioni fiscali mirano a rafforzare la competitività delle imprese, favorendo la creazione di occupazione e il potenziamento delle infrastrutture in aree strategiche per il Paese.

Novità introdotte per il 2025

La Manovra 2025 ha introdotto significativi aggiornamenti per migliorare l’efficacia del credito d’imposta e potenziare la competitività delle imprese.

  1. Proroga dei termini: l’agevolazione è stata estesa fino alla fine del 2025, garantendo continuità alle misure di sviluppo territoriale.
  2. Ampliamento delle spese ammesse: sono state incluse nuove voci di spesa, come i costi legati alla digitalizzazione e alla sostenibilità ambientale, purché integrati in progetti di investimento produttivo.
  3. Integrazione con il PNRR: gli incentivi fiscali sono stati allineati agli obiettivi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, favorendo sinergie con altre misure di sviluppo economico.

A chi è destinato il credito d’imposta

L’incentivo è rivolto a imprese di ogni dimensione che:

  • Operano già o intendono avviare attività produttive all’interno delle ZES;
  • Svolgono attività produttive coerenti con le finalità di sviluppo economico delle aree interessate;
  • Sono in regola con gli adempimenti fiscali e contributivi.

Spese ammissibili

Il credito d’imposta copre fino a un massimo di 100 milioni di euro per progetto e si applica agli investimenti in:

  • Macchinari;
  • Impianti;
  • Attrezzature destinate a stabilimenti produttivi localizzati nelle ZES.

Le spese devono essere strettamente collegate all’attività economica svolta nelle aree designate.

Come richiedere il credito per le Zone Economiche Speciali

Le imprese devono inoltrare una domanda telematica tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, specificando:

  • Il progetto di investimento;
  • I beni acquistati;
  • La localizzazione degli interventi.

Il credito può essere utilizzato esclusivamente in compensazione attraverso il modello F24. È obbligatorio conservare la documentazione comprovante le spese sostenute e la loro idoneità ai requisiti richiesti.

Obblighi per le imprese e verifiche

Le aziende beneficiarie devono rispettare rigorosi obblighi per mantenere il diritto all’agevolazione:

  • Conservare i beni incentivati nella ZES per almeno cinque anni ((o tre anni, se si tratta di piccole e medie imprese);
  • Evitare la cessione o dismissione anticipata dei beni;
  • Deve essere redatta una relazione annuale sui risultati economici generati dagli investimenti e sull’utilizzo delle attrezzature.

L’Agenzia delle Entrate si riserva di effettuare controlli approfonditi, sia documentali che attraverso ispezioni dirette, per verificare il rispetto delle condizioni e garantire la corretta applicazione delle agevolazioni.

Le novità introdotte rafforzano l’attrattività delle ZES come strumento strategico per promuovere la crescita economica e la competitività delle imprese in territori chiave per il rilancio del Paese. Per ricevere una consulenza completa sul Credito d’imposta per le Zone Economiche Speciali, o su altre agevolazioni legate ad investimenti 4.0 o 5.0, rivolgiti a Bottari & Associati. Siamo operativi su tutto il territorio nazionale. Contattaci per un incontro preliminare.