Rendicontazione societaria e sostenibilità: il nuovo standard SSAE (Italia)

12 Febbraio 2025
ssae

Negli ultimi anni, la rendicontazione societaria legata alla sostenibilità è diventata un elemento centrale nella gestione aziendale. Con l’introduzione dello Standard on Sustainability Assurance Engagement (SSAE), il contesto italiano si dota di uno strumento normativo di riferimento per garantire trasparenza e credibilità nella rendicontazione di sostenibilità. Questa iniziativa rappresenta un passo avanti per soddisfare le crescenti esigenze di conformità alle normative europee e di attenzione ai criteri ESG (ambientali, sociali e di governance).

Il nuovo quadro normativo

Con la determina prot. n. RR 13 del 30 gennaio 2025, la Ragioneria Generale dello Stato ha adottato il Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità, conforme a quanto stabilito dall’art. 11, del Decreto Legislativo n. 39/2010. Questo quadro normativo stabilisce i requisiti per i bilanci degli esercizi amministrativi avviati dal 1° gennaio 2024, fissando le responsabilità del Revisore della sostenibilità, ovvero il professionista incaricato di certificare la conformità delle informazioni di sostenibilità.

L’obiettivo è garantire che le aziende operino in conformità con i principi ESRS (European Sustainability Reporting Standards) e con le normative europee, come il Regolamento UE 2020/852 sulla tassonomia.

Obiettivi principali del principio SSAE (Italia)

Il principio SSAE (Italia) si concentra sulla regolamentazione delle attività del Revisore della sostenibilità. Questo ruolo è fondamentale per garantire un livello di sicurezza limitato sulla conformità della rendicontazione di sostenibilità alle normative. Tra gli obiettivi principali del principio, vi sono:

  • Verifica della doppia rilevanza: valutare come le aziende identificano e gestiscono rischi, opportunità e impatti legati alla sostenibilità, sia dal punto di vista finanziario che ambientale.
  • Controllo della conformità normativa: assicurare che i documenti aziendali rispettino le normative europee, incluse quelle previste dal Regolamento sulla Tassonomia.
  • Definizione del modello di relazione: strutturare una relazione di attestazione completa e trasparente, in linea con l’art. 14-bis del Decreto Legislativo n. 39/2010.
  • Principi etici e indipendenza: garantire che il Revisore della sostenibilità operi in modo imparziale, adottando standard etici rigorosi.

Procedure di pianificazione e revisione

Per svolgere il proprio compito, il Revisore della sostenibilità deve seguire una serie di procedure strutturate:

  1. Analisi della significatività: il Revisore valuta quali informazioni qualitative e quantitative sono rilevanti per il contesto aziendale. Questa analisi si basa sulla comprensione delle esigenze degli stakeholder e sull’impatto ambientale e sociale delle attività aziendali.
  2. Valutazione della doppia rilevanza: la doppia rilevanza è un elemento chiave nella rendicontazione di sostenibilità. Si tratta di considerare sia l’impatto ambientale e sociale dell’azienda, sia le implicazioni finanziarie dei rischi e delle opportunità legate alla sostenibilità.
  3. Gestione dei rischi: il Revisore identifica e valuta i rischi significativi che potrebbero compromettere la qualità delle informazioni di sostenibilità. Tra questi, rientrano i rischi climatici e quelli legati a incertezze normative.
  4. Verifica del processo decisionale: è fondamentale che il Revisore controlli come l’azienda integra i principi di sostenibilità nel proprio processo decisionale, verificando la conformità ai principi ESRS.
  5. Emissione della relazione di attestazione: la relazione finale deve essere chiara, trasparente e rispettare il modello previsto dal principio SSAE (Italia).

Principio SSAE: impatti per le imprese

Le aziende che si conformano a questi standard migliorano la propria reputazione e credibilità sul mercato, rispondendo alle crescenti aspettative di investitori, clienti e stakeholder. Inoltre, la rendicontazione di sostenibilità rappresenta uno strumento strategico per identificare e gestire rischi e opportunità legati alla transizione verso modelli di business più sostenibili.

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