CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 50% PROMOSSO DAL MIUR PER SOSTENERE LA NASCITA E LO SVILUPPO DI CLUSTER TECNOLOGICI NAZIONALI
Il MIUR ha pubblicato, il 3 agosto 2016, un Avviso per lo sviluppo e potenziamento di nuovi 4 cluster tecnologici nazionali.
FINALITA’ DELL’INTERVENTO
Le finalità dell’intervento del MIUR sono chiaramente delineate nell’art.1 dell’avviso e possono essere riassunte nei seguenti elementi:
– il cambiamento tecnologico, la rapida evoluzione e convergenza delle tecnologie abilitanti sono fattori abilitanti e strategici per creare nuove opportunità per il mercato e la società, in termini di prodotti, servizi, mercati, settori produttivi, diverse modalità di organizzazione della produzione, delle istituzioni, dei servizi sociali ed in particolare della Pubblica Amministrazione.
– la sinergia e la collaborazione tra le istituzioni (università, enti pubblici di ricerca) e le imprese con valenza interdisciplinare ed internazionale, finalizzate ad integrare ricerca e innovazione sono considerate strategiche.
– i Cluster Tecnologici Nazionali sono strategici e identificabili come propulsori della crescita economica sostenibile dei territori e dell’intero sistema economico nazionale.
– i Cluster si configurano come un’architettura intermedia e leggera di coordinamento tra ricerca pubblica e ricerca privata e tra governance e politiche territoriali, condivisa con le principali rappresentanze industriali.
OGGETTO DELL’INTERVENTO
E’ prevista la creazione di 4 nuovi Cluster Tecnologici Nazionali, per il cui sviluppo devono essere predisposti 2 Progetti di Ricerca Industriale e di 1 Piano di Azione nelle seguenti aree di specializzazione:
Tecnologie per il Patrimonio Culturale – Design, Creatività e Made in Italy -Economia del Mare – Energia.
Per ciascuna delle seguenti aree di specializzazione il “Progetto Cluster” deve mirare allo sviluppo di conoscenze, soluzioni tecnologiche e applicazioni innovative.
In particolare per le Tecnologie per il Patrimonio Culturale, l’area include:
– attività collegate alla produzione di beni e servizi che esprimono un contenuto artistico e culturale, tra cui, accanto ai settori artistici tradizionali, la cinematografia, la televisione, l’editoria e l’industria musicale, i nuovi media;
– attività collegate alla gestione, tutela e promozione del patrimonio storico-artistico-architettonico tangibile e alla conservazione e sicurezza, alla fruizione, valorizzazione e trasformazione del patrimonio culturale.
SOGGETTI BENEFICIARI
Sono soggetti ammissibili agli interventi le imprese, le universita’, gli enti e gli organismi di ricerca, purche’ residenti ovvero con stabile organizzazione nel territorio nazionale.
I soggetti proponenti del Progetto Cluster pur non dovendo rispettare alcun vincolo numerico, devono comunque tener conto del valore aggiunto che ciascun soggetto proponente può apportare alla costituzione e allo sviluppo del Cluster stesso. All’interno della compagine di partenariato è obbligatoria la presenza di almeno una Università o un Ente Pubblico di Ricerca di cui alle Definizioni del D.M. 593/2016.
I soggetti proponenti il Progetto Cluster possono svolgere attività in uno o in entrambi i Progetti, fermo restando l’obbligo per la compagine di partenariato di dare esecuzione al Progetto Cluster.
TIPOLOGIA DI PROGETTI AMMISSIBILI
1. I due Progetti devono prevedere lo sviluppo di attività di ricerca industriale idonea a valorizzare i necessari collegamenti tra ricerca industriale e di base. Le attività di ricerca devono ricomprendere attività di sviluppo sperimentale. Il totale dei costi preventivati e ritenuti ammissibili deve essere destinato in modo prevalente alle attività di ricerca industriale.
2 I due Progetti devono caratterizzarsi per autonomia funzionale e autoconsistenza delle attività, mettendo in evidenza gli elementi di coerenza con gli obiettivi dichiarati nel Piano.
3. Ciascun Progetto deve avere un costo complessivo minimo di 700.000,00 euro e un costo complessivo massimo di 1.200.000,00 euro, fermo restando che il valore massimo del contributo è pari a 350.000,00 euro per ciascun Progetto, tenuto conto, in ogni caso, delle disposizioni normative citate in premessa in materia di aiuto massimo concedibile.
4. Ciascun Progetto deve rispettare i seguenti requisiti:
a. i soggetti proponenti devono far parte della compagine;
b. una quota non inferiore al 20% (venti per cento) del costo totale della proposta deve essere sostenuta direttamente da una Università o da un Ente Pubblico di Ricerca
5. I Progetti devono descrivere:
a. le attività previste per il raggiungimento di ciascun obiettivo realizzativo con l’indicazione delle attività assegnate a ciascun soggetto, il ruolo dei singoli co-proponenti e di eventuali soggetti terzi (per attività di consulenza o servizi equivalenti) e la relativa localizzazione;
b. i soggetti proponenti e il modello organizzativo che consentano di valutare la qualità e competenza scientifico-tecnologica dei soggetti coinvolti nelle attività di ricerca attraverso le competenze e le esperienze maturate, in coerenza con gli obiettivi delle attività previste nell’ambito del progetto, ed il sistema adottato per la gestione delle relative attività;
c. il costo complessivo della proposta progettuale, articolato per ciascuna attività descritta;
d. il cronoprogramma della proposta progettuale, evidenziando lo sviluppo temporale delle singole attività previste;
e. le novità, originalità e utilità dei risultati perseguiti con riferimento allo stato dell’arte delle conoscenze e delle tecnologie relative al settore o ambito di interesse e delle traiettorie tecnologiche individuate nel Piano di Azione;
f. i risultati attesi, in termini di sostenibilità, di potenzialità di sviluppo del settore o ambito tecnologico, di relativo impatto occupazionale sui territori di riferimento;
g. la rilevanza che il Progetto assume rispetto allo sviluppo dell’area di specializzazione
6. La durata massima del Progetto, indicata in sede di presentazione della domanda di agevolazione, non deve superare i 36 (trentasei) mesi, prorogabile fino ad un massimo di ulteriori 12 (dodici) mesi.
7. Ciascun Progetto deve proporre l’esecuzione di attività che non siano già state effettuate, né siano in corso di svolgimento da parte dei soggetti proponenti, e che non siano oggetto di altri finanziamenti pubblici nazionali ed europei. A tale riguardo la proposta progettuale deve essere accompagnata da una dichiarazione, a firma del Soggetto Capofila, che elenchi tutte le domande di intervento per programmi di ricerca e sviluppo presentate negli ultimi 5 (cinque) anni dai soggetti proponenti e approvate a valere su leggi agevolative nazionali, regionali e nell’ambito di programmi europei.
8. Il Progetto deve essere elaborato obbligatoriamente in lingua italiana e in lingua inglese.
9. Il Progetto deve contenere un numero massimo di 60.000 (sessantamila) caratteri e un numero massimo n. 40 (quaranta) pagine.
REQUISITI DEL PIANO DI AZIONE
1. Il Piano di azione, di durata almeno quinquennale, deve descrivere:
a. le traiettorie tecnologiche più significative verso cui orientare le attività del Cluster in linea con le politiche nazionali e regionali della ricerca e dell’innovazione, valorizzandone le caratteristiche di apertura ed inclusività, dando evidenza della partecipazione dei soggetti attivi nel campo della ricerca e dell’innovazione, in coerenza con le strategie di specializzazione nazionali e regionali;
b. il modello organizzativo che preveda la costituzione di un Organo di coordinamento e gestione e le relative modalità di organizzazione e di funzionamento;
c. i profili professionali verso cui orientare interventi in relazione alle possibili azioni di placement e all’avvio di start up e di spin off di ricerca;
d. il modello economico-finanziario di autosostenibilità di lungo termine, che miri a ridurre nel tempo la percentuale di finanza pubblica;
e. il Piano di disseminazione delle informazioni per consentire il trasferimento di conoscenze alla più ampia gamma di attori, anche sviluppando specifiche comunità della conoscenza e dell’innovazione, aperte al contributo internazionale.
2. Il Piano deve essere elaborato obbligatoriamente in lingua italiana e in lingua inglese.
3. Il Piano deve contenere un numero massimo di 30.000 (trentamila) caratteri e un numero massimo di 20 (venti) pagine.
IMPORTANTE La domanda deve contenere la presentazione di almeno n. 1 (una) lettera di intenti con la quale la/le Regione/i manifestano il proprio interesse a promuovere e a sostenere il Progetto Cluster anche finanziariamente.
TIPOLOGIA DI SPESE AMMISSIBILI
a. le spese di personale, riferibili a professori universitari, ricercatori, tecnologi, tecnici, ed altro personale adibito all’attività di ricerca, che risulti, in rapporto col soggetto beneficiario dei contributi, dipendente a tempo indeterminato o determinato secondo la legislazione vigente, o titolare di borsa di dottorato, o di assegno di ricerca, o di borsa di studio;
b. i costi degli strumenti e delle attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il Progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il Progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del Progetto, calcolati secondo i principi della buona prassi contabile;
c. i costi dei fabbricati costituiscono una spesa ammissibile, purché siano direttamente connessi alle attività di Progetto, nel rispetto delle seguenti condizioni:
– che sia presentata una perizia giurata di stima, redatta da un esperto qualificato e indipendente o un organismo debitamente autorizzato, che attesti il valore di mercato del bene, nonché la conformità dell’immobile alla normativa nazionale;
– che l’immobile non abbia fruito nel corso dei dieci anni precedenti di un finanziamento pubblico nazionale o comunitario;
– che l’immobile sia utilizzato per il periodo di svolgimento delle attività progettuali previsto nel capitolato tecnico;
– che l’edificio sia utilizzato conformemente alle finalità delle attività progettuali.
– la sussistenza di un nesso diretto tra l’acquisto del terreno e i risultati previsti dal Progetto;
– la presentazione di una perizia giurata di stima redatta da un esperto qualificato e indipendente o un organismo debitamente autorizzato che attesti il valore di mercato del terreno;
d. i costi dei terreni rappresentano una spesa ammissibile nel rispetto delle seguenti condizioni:
e. i costi della ricerca, delle competenze tecniche e dei brevetti e i costi dei servizi di consulenza e di servizi utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca acquisiti o ottenuti in licenza da terzi alle normali condizioni di mercato, nel limite della quota massima del 10% (dieci per cento);
f. le spese generali supplementari, derivanti direttamente dal Progetto, da dimostrare e calcolare comunque entro il limite massimo del 50% (cinquanta per cento) delle spese di cui alla precedente lettera a);
g. gli altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca, nonché i costi per missioni all’estero sostenuti nell’ambito di Progetti svolti esclusivamente da università, enti pubblici di ricerca e altri organismi di ricerca.
11. Le spese di personale, sono calcolate tenendo conto del limite massimo dell’impegno temporale relativo all’attività di ricerca, come convenzionalmente stabilito dalla normativa vigente in materia.
12. La somma dei costi di fabbricati e terreni non può superare il 10% (dieci per cento) del costo totale ammissibile.
13. I costi afferenti le diverse tipologie di spesa sono al netto di I.V.A. nel caso in cui tale imposta risulti trasferibile in sede di presentazione di dichiarazione periodica; sono invece comprensivi di I.V.A. nel caso in cui tale imposta non sia trasferibile.
ENTITÀ E FORMA DELL’AGEVOLAZIONE
Progetti ammessi sono finanziati nella forma di contributo alla spesa per un importo pari al 50% dei costi complessivi giudicati ammissibili fino a concorrenza della somma massima di euro 350.000,00 per ciascun Progetto ed euro 700.000,00 per ciascun Progetto Cluster.
L’intensità del contributo in favore di ciascun Progetto può ridursi in ragione della specifica qualificazione di ciascun Soggetto proponente ove Grande Impresa nella percentuale massima di aiuto pari al 50% per la ricerca industriale e pari al 25% per lo sviluppo sperimentale.
MODALITÀ E CRITERI DELLA VALUTAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA
Ciascuno dei due Progetti è valutato secondo i criteri di seguito specificati:
a. fattibilità e sostenibilità economico-finanziaria del Progetto
b. valutazione dei soggetti e della struttura organizzativa di progetto
c. impatto del Progetto
Il Piano di Azione è valutato secondo i seguenti criteri:
a. complementarietà e coerenza:
b. ampiezza e qualità del partenariato industriale, di ricerca e istituzionale.
SCADENZA
Le domande, a pena di esclusione, devono essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 6 settembre 2016 e fino alle ore 12.00 del 13 ottobre 2016.
Lo Studio è a disposizione per ulteriori chiarimenti e per valutare la finanziabilità di progetti aziendali coerenti con gli obiettivi degli avvisi.
Per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a contattarci alla pagina dedicata.