Budget di tesoreria: strumento chiave nella predisposizione di adeguati assetti

10 Aprile 2024
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Nell’ottica della salvaguardia della continuità aziendale, tra i principali segnali che gli adeguati assetti sono chiamati a cogliere vi sono quelli di natura finanziaria. Pertanto, le imprese sono chiamate all’adozione del Budget di Tesoreria per un monitoraggio continuo e prospettico della situazione finanziaria.

I dirigenti aziendali devono istituire adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili in conformità con l’articolo 2086 del codice civile, al fine di rilevare prontamente performance aziendali negative che possano condurre verso un eventuale stato di crisi. Per prevedere (e quindi prevenire) tempestivamente situazioni di squilibrio, è fondamentale l’adozione di un approccio forward-looking, che non si concentri, dunque, sugli andamenti storici ma su dati prospettici futuri.

È importante che gli assetti, per essere adeguati, consentano di identificare precocemente squilibri patrimoniali o economico-finanziari, valutare la sostenibilità dei debiti e prospettare la continuità aziendale. Questi strumenti devono inoltre permettere di utilizzare una lista di controllo dettagliata e realizzare test pratici per verificare la fattibilità del risanamento aziendale.

A tal proposito, riveste un ruolo importante la valutazione della sostenibilità dei debiti, che richiama la definizione di crisi contemplata nel Codice della Crisi d’Impresa, descritta come “lo stato del debitore che rende probabile l’insolvenza e che si manifesta con l’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi”.

Quindi, dal punto di vista operativo, la salvaguardia della continuità aziendale può essere minacciata quando le entrate finanziarie future non sono sufficienti per coprire le uscite finanziarie previste, rappresentate dal pagamento dei debiti correnti (ad es. pagamento ai fornitori, ai dipendenti, delle imposte ecc.) e dal rimborso dei finanziamenti.

A tal proposito, i segnali di allerta da considerare sono:

  • la non sostenibilità del debito nei successivi sei mesi;
  • il pregiudizio alla continuità aziendale nell’esercizio in corso;
  • la presenza di reiterati e significativi ritardi nei pagamenti.

Il Budget di Tesoreria e il monitoraggio continuo della situazione finanziaria

Sulla base di quanto detto, un amministratore accorto dovrebbe dotarsi di strumenti di reportistica e previsionali, tra cui il Budget di Tesoreria. Si tratta di uno strumento indispensabile  per stimare i flussi finanziari attesi dalla gestione entro un dato periodo futuro di breve termine (6/12 mesi).

In particolare, se ben strutturato, il Budget di Tesoreria consente di:

  • individuare la natura, la consistenza, la tempistica dei diversi esborsi monetari richiesti dalla gestione operativa;
  • determinare le fonti idonee per dimensione, durata e forma tecnica per far fronte ai fabbisogni finanziari originati da tali esborsi.

Nel complesso, permette di comprendere se l’azienda sia in grado di far fronte ai propri impegni finanziari (già assunti o pianificati) o, diversamente, se debba attivarsi con delle azioni correttive.

Operativamente, il processo inizia con la preparazione di un budget annuale, nel quale vengono previsti i costi e i ricavi sulla base delle informazioni fornite dalle diverse funzioni aziendali (vendite, acquisti, gestione del personale, ecc.). Successivamente, utilizzando i dati economici suddivisi adeguatamente in periodi intermedi (trimestri, semestri ecc.), si procede a creare il Budget di Tesoreria. I costi e i ricavi vengono convertiti in flussi finanziari, tenendo conto dei tempi di incasso e pagamento stimati o concordati contrattualmente. A questi flussi vengono poi aggiunte le entrate e le uscite derivanti dall’ottenimento o dal rimborso di finanziamenti esistenti.

Il Budget di Tesoreria così elaborato costituisce, quindi, uno strumento di gestione di fondamentale importanza, che gli amministratori devono utilizzare e aggiornare regolarmente per monitorare l’andamento finanziario dell’azienda ed intervenire tempestivamente per correggere eventuali tensioni finanziarie che, se trascurate, potrebbero portare a squilibri irreversibili.

In conclusione, la normativa sulla crisi d’impresa ha introdotto la necessità di adottare strumenti e metodologie adeguati per garantire la sostenibilità e la continuità aziendale, pena la loro personale responsabilità, anche di natura patrimoniale. Pertanto, la capacità di anticipare e gestire efficacemente i rischi finanziari diventa un pilastro fondamentale per la salute e la stabilità delle imprese nel contesto economico attuale.

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