Credito d’imposta per R&S e innovazione: novità sul bilancio

26 Gennaio 2021
Credito d'Imposta per ricerca e sviluppo e innovazione: novità sul bilancio

Con la legge di Bilancio 2021 il Governo è intervenuto per prorogare la disciplina relativa al credito d’imposta per R&S, innovazione e design fino al 31.12.2022.

L’intervento ha l’obiettivo di incentivare gli investimenti delle aziende in:

  • ricerca e sviluppo;
  • innovazione tecnologica;
  • design e ideazione estetica;
  • innovazione tecnologica 4.0 e green;

attraverso l’introduzione delle seguenti modifiche:

  • proroga degli incentivi per un altro biennio;
  • incremento del beneficio tramite aumento sia delle aliquote agevolative sia dell’importo massimo spettante a ciascuna impresa;
  • ampliamento delle spese ammissibili;
  • introduzione dell’obbligo di asseverazione della relazione tecnica;
  • chiarimenti circa l’ambito applicativo del bonus.

Prorogata la durata e incrementati i benefici del credito d’imposta

Oltre ad una proroga di carattere temporale, nei periodi d’imposta 2021 e 2022 è previsto anche un aumento delle aliquote e dei massimali di credito d’imposta, applicabili alla generalità delle imprese residenti sul territorio nazionale nelle seguenti misure:

  • ricerca e sviluppo: si passa dal 12% al 20%, nel limite massimo di 4 milioni di euro;
  • innovazione tecnologica: si passa dal 6% al 10%, nel limite massimo di 2 milioni di euro;
  • design e ideazione estetica: si passa dal 6% al 10%, nel limite massimo di 2 milioni di euro;
  • innovazione tecnologica 4.0 e green: si passa dal 10% al 15%, nel limite massimo di 2 milioni di euro.

Per quanto concerne le sole attività di Ricerca & Sviluppo direttamente afferenti a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), sono previste le seguenti aliquote maggiorate:

  • si passa dal 20 al 25% per le grandi imprese, nel limite massimo di 4 milioni di euro, che occupano almeno 250 persone e il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio è almeno pari a 43 milioni di euro;
  • si passa dal 20 al 35% per le medie imprese, nel limite massimo di 4 milioni di euro, che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro;
  • si passa dal 20 al 45% per le piccole imprese, nel limite massimo di 4 milioni di euro, che occupano meno di cinquanta persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro;

Introduzione dell’obbligo di asseverazione della relazione tecnica

Per quanto concerne la relazione tecnica che le imprese beneficiarie del credito d’imposta sono tenute a redigere e conservare ai fini dei successivi controlli, è stato introdotto – alla lettera g) dell’articolo 1, comma 1064, L. 178/2020 l’obbligo di asseverazione della relazione tecnica.

Nella relazione dovranno essere illustrate le finalità, i contenuti e i risultati delle attività svolte in ciascun periodo d’imposta in relazione ai progetti o ai sottoprogetti in corso di realizzazione. La relazione tecnica dovrà essere predisposta dal responsabile aziendale delle attività ammissibili o dal responsabile del singolo progetto o sottoprogetto e controfirmata dal rappresentante legale dell’impresa (per le attività commissionate ad altri soggetti, la relazione va redatta – e rilasciata all’impresa – da chi le esegue).

La ratio legis è quella di assicurare maggiore certezza alle imprese sull’ammissibilità delle attività svolte e delle spese sostenute.

Si è in attesa di precisazioni ministeriali sui soggetti abilitati all’asseverazione.

Per informazioni e consulenze su come usufruire degli incentivi previsti per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, puoi contattare Bottari & Associati, operativo su tutto il territorio nazionale. Contattaci per un incontro preliminare.