Il Codice della Crisi d’impresa stabilisce l’obbligo per le imprese di istituire adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, per garantire una gestione aziendale efficiente.
Questa normativa, sia nella sua formulazione originaria (art. 375, D.L.gs n. 14/2019 recepito dall’art. 2086 c. 2 del Codice Civile) che nelle successive revisioni (D.Lgs. n. 83/2022), ha posto l’accento sull’importanza di adottare un modello operativo integrato che permetta di individuare tempestivamente eventuali criticità di natura economica e finanziaria, e di valutare la sostenibilità del debito nel breve e lungo periodo.
Gli amministratori sono dunque tenuti ad adottare procedure e prassi operative efficaci per monitorare costantemente l’andamento dell’impresa al fine di individuare tempestivamente eventuali segnali di crisi aziendale.
L’adeguatezza degli assetti per evitare la crisi d’impresa
Gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili sono considerati adeguati se permettono di individuare tempestivamente:
- squilibri di carattere economico (i ricavi non coprono i costi);
- squilibri di carattere finanziario (l’azienda, con le proprie entrate, non è in grado di far fronte alle uscite monetarie);
- squilibri patrimoniali (patrimonio netto negativo o comunque non adeguato alle necessità aziendali);
- non sostenibilità dei debiti (i flussi di cassa non sono in grado di coprire i debiti)
- presenza di altri segnali per la previsione tempestiva della crisi aziendale (debiti scaduti, presenza di esposizioni debitorie nei confronti di creditori pubblici qualificati ecc.)
Dunque, è fondamentale adottare un approccio basato sulla pianificazione, programmazione e controllo. Occorre mantenere un costante aggiornamento delle previsioni, seguito dall’analisi dei dati e delle eventuali variazioni rispetto agli obiettivi originariamente definiti.
Come implementare degli adeguati assetti amministrativi, organizzativi e contabili
Gli assetti, per essere adeguati, devono focalizzarsi su tre elementi fondamentali:
- Intercettazione precoce delle criticità: il modello deve essere in grado di individuare con tempestività potenziali problematiche gestionali;
- Interventi correttivi preventivi: il management deve essere in grado di rispondere prontamente alle criticità emerse, agendo in una prospettiva di risanamento anticipato;
- Efficace strumento di governance: è necessario implementare un modello gestionale che garantisca la continuità aziendale e permetta di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Modello operativo integrato per prevenire la crisi d’impresa
Nel concreto, il modello operativo utilizzato deve essere allineato alla visione strategica dell’impresa e comprendere le seguenti fasi:
- Definizione di obiettivi gestionali di medio e breve termine. Consiste in una fase di sintesi, successiva al processo di analisi, volta a risolvere le criticità emerse (es. ridotta marginalità). Gli obiettivi si traducono in valori attesi (KPI) che ogni area gestionale deve raggiungere;
- Pianificazione del percorso che il management deve implementare secondo una visione integrata e strutturata di breve e medio periodo;
- Monitoraggio costante della performance economica, finanziaria e patrimoniale. Questa attività consiste nella produzione del report economico generale e settoriale, report finanziario, report struttura finanziaria, progettato e articolato secondo una logica tailor-made;
- Verifica dei risultati raggiunti e analisi degli scostamenti fra valori attesi/ valori effettivi, da svolgere mediante attività di reporting;
- Eventuale revisione degli obiettivi iniziali (alla luce di cambiamenti nel contesto operativo) o delle attività necessarie per raggiungerli;
- Riconfigurazione e aggiornamento del sistema di pianificazione economico-finanziare-patrimoniale
L’implementazione del modello operativo integrato, basato sulle logiche illustrate, fornisce all’imprenditore e al management un supporto affidabile per il processo decisionale, garantendo il miglioramento delle performance aziendali ed raggiungimento degli obiettivi fissati.
Inoltre, questo approccio permette all’imprenditore di operare sulla base di una prospettiva forward-looking (orientata al futuro), che permette la previsione di possibili scenari futuri ed i loro effetti sulla gestione aziendale, l’emersione anticipata di eventuali criticità e l’adattamento alle sfide emergenti.
In sintesi, questo approccio aiuta gli imprenditori ad assumere decisioni con maggiore consapevolezza riducendo significativamente il rischio di incombere in situazioni di difficoltà, e li esonera da responsabilità personali, derivanti dalla mancata istituzione degli adeguati assetti.
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