Nel dettare, con Provvedimento n. 48243/2022, le disposizioni attuative del nuovo regime Patent Box, l’Agenzia delle Entrate ha definito gli obblighi documentali a cui devono assolvere le imprese al fine di evitare le sanzioni in caso di futuro contraddittorio.
La produzione di questo set documentale, infatti, mette al riparo il contribuente da sanzioni per infedele dichiarazione in caso di rettifica del beneficio da parte dell’Amministrazione finanziaria (c.d. penalty protection).
Il Provvedimento fornisce indicazioni circa i contenuti e la struttura che dovrà avere tale documentazione al fine di poter essere considerata idonea a garantire al contribuente la disapplicazione delle sanzioni.
In particolare, è necessario predisporre un documento articolato in due sezioni:
- sezione A, contenente sia le informazioni circa l’impresa beneficiaria e le attività rilevanti da essa svolte, sia una relazione tecnica che illustri finalità, contenuti e risultati delle suddette attività;
- sezione B, contenente una serie di informazioni ai fini della base di calcolo della super deduzione.
Il documento deve essere predisposto in relazione a ciascun periodo d’imposta di applicazione del regime del Patent Box e la sua compilazione deve essere segnalata nel Modello Unico del periodo d’imposta interessato dall’agevolazione reddituale.
Le micro-imprese e le PMI possono predisporre la documentazione in forma semplificata, fornendo tuttavia informazioni equipollenti.
Da notare che tra i documenti richiesti è presente una relazione tecnica a supporto delle attività svolte, così come prevista anche per il Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo, a dimostrazione dello stretto legame esistente tra le due agevolazioni.
Sul contenuto del documento, nel silenzio del legislatore, si ritiene opportuno richiamarsi a quanto precisato dall’Agenzia nella circolare n. 8/E del 10 aprile 2019, emanata con riferimento al Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo.
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