Il MIMIT ha recentemente pubblicato il modello di certificazione per il bonus ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design. Il decreto di approvazione del 5 giugno non fornisce istruzioni dettagliate, ma il modello è strutturato per seguire un percorso informativo lineare.
Il modello deve essere firmato digitalmente anche dall’impressa richiedente, oltre che dal certificatore. Inoltre, quest’ultimo, deve inizialmente dichiarare di:
- Aver ricevuto l’incarico dall’impresa di redigere la certificazione;
- Essere iscritto all’Albo dei certificatori ai sensi dell’articolo 2 del Dpcm del 15 settembre 2023;
- Non trovarsi in situazioni di conflitto di interesse.
Modello di Certificazione R&S; quattro sezioni da compilare
La certificazione R&S si articola in quattro macro-capitoli, ricchi di informazioni e contenuti, così suddivisi:
1. Informazioni Generali sull’Impresa (pagine 4-5)
Viene richiesto di fornire informazioni riguardo le capacità organizzative e competenze tecniche dell’impresa o dei soggetti commissionati per la ricerca, con dati relativi al periodo d’imposta del progetto e ai due precedenti (come fatturato, spese di ricerca, numero di dipendenti, certificazioni ISO, numero di progetti di ricerca e di ricercatori ecc.). Questi dati qualitativi e quantitativi attestano la vitalità e l’orientamento alla ricerca della società, confermando la conformità ai requisiti di adeguatezza.
2. Descrizione del Progetto (pagine 6-7)
Vanno inseriti tutti i dettagli del progetto realizzato, in corso o da avviare. Il modello di certificazione richiede informazioni precise come, ad esempio, il settore, l’ambito del progetto, il problema da risolvere, gli obiettivi, il gruppo di lavoro, le attività e le fasi, i risultati ottenuti o attesi.
3. Ulteriori Informazioni e Dati Quantitativi (pagine 8-12)
Il modello di certificazione R&S richiede anche ulteriori indicazioni circa:
- Le spese del progetto dal 2015 al 2027, sia previste che effettive;
- Le spese ammissibili e l’importo del credito d’imposta «maturato o da maturare», che dovrà essere riportato nel quadro RU della dichiarazione dei redditi. In particolare, queste andranno riportate anche nei riquadri successivi, suddividendole per tipologia di credito d’imposta.
4. Motivazioni Tecniche per l’Ammissibilità al Credito (pagine 13-22)
Ogni tipologia di credito richiede la soddisfazione di almeno una voce tra quelle contrassegnate con «OA» e tutte le voci «O», mentre quelle etichettate con «F» sono facoltative. Queste caselle “organizzano” le caratteristiche di ciascun credito d’imposta, come la sistematicità, l’incertezza, la creatività, la novità, l’applicabilità, trasferibilità e riproducibilità.
In particolare, la sezione 4 è estremamente rilevante, poiché è quella che di fatto certifica i requisiti tecnici della ricerca, che sono spesso oggetto di contestazione.
Con questo nuovo modello, le imprese possono seguire un percorso chiaro e dettagliato per ottenere la certificazione necessaria per beneficiare dell’agevolazione, garantendo così una maggiore trasparenza e conformità con le normative vigenti.
Per maggiori informazioni su come ottenere la Certificazione del credito d’imposta ricerca e sviluppo, rivolgiti a Bottari & Associati. Siamo operativi su tutto il territorio nazionale. Contattaci per una consulenza.