Modelli 231 e emergenza sanitaria

24 Aprile 2020
Modelli 231 emergenza sanitaria

Modelli 231 | L’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19, pone le imprese di fronte alla rinnovata necessità di verificare l’adeguatezza dei propri presidi in materia di salute e sicurezza sul lavoro al fine di fronteggiare un evento così straordinario e imprevedibile.

La protezione dell’integrità psicofisica dei dipendenti, anche dai rischi biologici cui sono esposti nello svolgimento delle attività lavorative, rappresenta un obbligo specifico per il datore di lavoro.

In particolare, occorre considerare – accanto alle previsioni generali degli articoli 2086 e 2087 c.c., le disposizioni del D. Lgs. 81/2008 (cd. “T.U. in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”), la cui violazione, a determinate condizioni, potrebbe esporre le società alle sanzioni di cui al D. Lgs. 231/2001 sulla responsabilità da reato degli enti.

È bene sottolineare come in questa fase le imprese devono affrontare il nuovo contesto operativo con un’attenzione particolare ai modelli organizzativi e alle specifiche procedure interne in materia di sicurezza sul lavoro.

Lo stress test a cui sono sottoposte, soprattutto le organizzazioni più grandi, rappresenta un banco di prova molto importante che testa la reattività dei modelli adottati rispetto al cambiamento radicale che stiamo affrontando.

Il Protocollo

Gli imprenditori dovranno rispettare le procedure organizzative e gestionali oggetto del Protocollo sottoscritto dal Governo con le parti sociali, con riferimento al quale è intervenuto l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che ha emanato la nota n. 149 del 20 aprile 2020  per definire meglio l’ambito dei controlli da effettuare predisponendo a tal fine una apposita check list.

Risulta evidente, pertanto, come gli imprenditori più avveduti, che hanno predisposto per tempo apposite procedure organizzative, anche attraverso l’adozione di modelli organizzativi ex D. Lgs. 231/2001, si trovino in una posizione di vantaggio rispetto al contesto attuale.

Modelli organizzativi efficacemente utilizzati nel tempo e tempestivamente aggiornati sulla base delle necessità emerse per la gestione dell’emergenza sanitaria e della fase di “restart”, nel consentire il rispetto dei dettami degli articoli 2086 e 2087 c.c., salvaguardano l’impresa anche dalle possibili, pesanti, conseguenze in tema di responsabilità amministrativa delle società.

 

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