Obblighi comunicativi e documentali per l’accesso ai Crediti d’imposta 4.0: cosa c’è da sapere

3 Aprile 2024
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Nel panorama fiscale italiano, l’utilizzo dei crediti d’imposta 4.0 rappresenta un notevole incentivo per le imprese che decidono di investire in beni strumentali nuovi, sia materiali che immateriali. Questa misura, progettata per stimolare l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese, richiede però un’attenzione scrupolosa verso gli obblighi documentali associati, cruciale per beneficiare effettivamente dell’agevolazione fiscale prevista.

La complessità degli adempimenti documentali non va sottovalutata: dalla pianificazione dell’investimento alla conservazione dei documenti giustificativi, ogni passaggio deve essere attentamente documentato per dimostrare la legittimità del credito d’imposta. Si sottolinea l’importanza di includere nei documenti d’acquisto (es. contratti e ordini di acquisto, contratti di leasing finanziario, ecc.) i riferimenti espliciti alle normative che regolano l’agevolazione, così come previsto dalle leggi di Bilancio 2020 e 2021 (L. 178/2020 e L. 160/2019). L’assenza di tali riferimenti potrebbe non solo compromettere il beneficio ma anche portare alla restituzione delle somme già utilizzate e al pagamento di sanzioni ed interessi.

Di recente, anche il Documento di Trasporto (DDT) è stato considerato soggetto alle disposizioni generali che richiedono l’indicazione, nel documento, degli estremi delle disposizioni legate all’agevolazione fiscale. Una disposizione che ha sollevato dubbi e interpretazioni estensive, ma che si è vista confermata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), che ha voluto porre l’accento sull’importanza della chiara tracciabilità dei beni agevolati attraverso i documenti di vendita e consegna.

Inoltre, è necessario ottenere e conservare una perizia tecnica asseverata, o un attestato di conformità, che certifichi le caratteristiche tecniche e l’interconnessione dei beni con il sistema aziendale, garantendo che l’investimento sia in linea con le finalità dell’agevolazione.

Infine, è anche previsto l’invio di un’apposita comunicazione informativa al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, da effettuare entro termini ben definiti.

Nuovi obblighi comunicativi per investimenti 4.0

Investimenti effettuati dal 30 marzo 2024 in poi

Il decreto legge n. 39/2024 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 marzo fornisce i primi dettagli sul nuovo adempimento comunicativo: per accedere al credito d’imposta Piano Transizione 4.0, le imprese che intendono effettuare investimenti a partire dal 30 marzo, dovranno inviare una comunicazione preventiva al MIMIT contenente l’importo degli investimenti in programma, la ripartizione del credito negli anni e la relativa fruizione. Inoltre, a conclusione dell’investimento, sarà necessaria una comunicazione aggiornata (ex post) delle spese effettivamente sostenute.

Investimenti effettuati dal 1° gennaio al 29 marzo 2024

Per gli investimenti 4.0 effettuati dal 1° gennaio al 29 marzo 2024 (data precedente all’entrata in vigore del nuovo decreto) sarà necessario inviare solo una comunicazione conclusiva, contenente la rendicontazione finale degli investimenti effettuati. In pratica, questo nuovo obbligo va a sostituire la comunicazione già precedentemente prevista in via facoltativa, agganciata alla scadenza della dichiarazione dei redditi, ma per la quale l’omesso invio non implicava sanzioni.

Investimenti effettuati nel 2023

L’obbligo di comunicazione si applicherà anche agli investimenti in beni strumentali effettuati nell’anno 2023. Per beneficiare dei crediti d’imposta non ancora fruiti, sarà necessario inviare una comunicazione ex post contenente la rendicontazione, presentando il modello fornito dal MIMIT. In attesa del decreto attuativo quindi, la possibilità di fruire delle somme già maturate resta di fatto sostanzialmente sospesa.

In questo scenario, le imprese italiane si trovano di fronte a un bivio: da un lato, l’opportunità di accedere a benefici fiscali rappresentati dai crediti d’imposta per modernizzare le proprie strutture e processi; dall’altro, la sfida di dover gestire obblighi documentali e comunicativi, essenziali per non vedersi negare tali benefici. Sarà quindi imperativo per le imprese dotarsi di adeguati supporti consulenziali, finanziari, legali e tecnici, per assicurarsi che ogni investimento contribuisca alla crescita e all’innovazione aziendale e sia, allo stesso tempo, anche in perfetta regola con le disposizioni normative vigenti.

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