Il D.L. 50/2022 (c.d. Decreto Aiuti), entrato in vigore il 18 maggio 2022, sembrava aver dato nuovo impulso al Credito d’imposta Formazione 4.0 disponendo una maggiorazione delle aliquote, allo scopo di rendere più efficace il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle Pmi.
In particolare, per i progetti formativi erogati a partire dal 18 maggio 2022, è stato disposto l’incremento delle aliquote nelle seguenti misure:
- 70% delle spese per le micro e piccole imprese (massimo annuale di 300 mila euro);
- 50% delle spese per le medie imprese (massimo annuale di 250 mila euro).
Tale incremento è subordinato al soddisfacimento congiunto di due requisiti, dettagliati dal decreto del 1° luglio 2022:
- formazione resa da soggetti qualificati esterni all’impresa;
- certificazione delle competenze secondo il sistema a doppio accertamento.
In assenza di questi requisiti, le imprese potranno comunque beneficiare dell’agevolazione, ma, per i progetti formativi avviati dopo l’approvazione del decreto, a condizioni più sfavorevoli, ovvero:
- 40% delle spese per le piccole imprese;
- 35% delle spese per le medie imprese.
Il citato decreto attuativo si limita, tuttavia, a individuare i soggetti legittimati all’erogazione della formazione 4.0 qualificata, nonché a delinearne il sistema di certificazione, demandando ad apposito Decreto Direttoriale, di prossima emanazione, i criteri e le modalità di accertamento delle competenze, nonché il contenuto delle attività formative.
Pertanto, al momento attuale nessun piano formativo erogato dalle piccole e medie imprese a partire dal 18 maggio 2022 è in grado di accedere alle percentuali maggiorate considerato che non sono stati definiti compiutamente i criteri per l’accesso, ma dovrà applicare le aliquote ridotte.
Si consideri inoltre che tale misura non è stata prorogata dall’ultima Legge di Bilancio – contrariamente a quanto avvenuto per gli altri incentivi del Piano Transizione 4.0 -, di conseguenza il termine ultimo per fruire del potenziamento è fissato al 31 dicembre 2022.
Nonostante la maggiorazione delle percentuali, dunque, allo stato attuale il credito d’imposta per la Formazione 4.0 risulta di fatto depotenziato a causa di una mancata attività normativa, con la conseguenza che le piccole e medie imprese non possono concretamente beneficiare della maggiorazione della misura.
Ci si auspica una proroga ragionata del Credito d’imposta per la Formazione 4.0 che definisca fin da subito tutti gli aspetti da considerare per poter accedere all’agevolazione, così da rappresentare un efficace stimolo agli investimenti volti alla creazione di competenze 4.0.
Per informazioni e consulenze su come usufruire del Credito d’Imposta Formazione 4.0 e degli altri incentivi previsti dal Piano di Transizione 4.0 puoi contattare Bottari & Associati, operativo su tutto il territorio nazionale. Contattaci per un incontro preliminare.