PATENT BOX
Legge 190/2014
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Il Patent Box è un regime fiscale volto ad agevolare lo sviluppo e la crescita del patrimonio intangibile e immateriale delle imprese attraverso la detassazione del reddito proveniente da tali beni nella misura del 50% dal 2017 in poi.
Nel caso di cessione dei beni agevolabili, inoltre, è prevista una detassazione delle plusvalenze nella misura del 90%, purché il corrispettivo sia reinvestito in attività di ricerca e sviluppo.
Si accede al regime mediante opzione, che dura 5 anni, è irrevocabile e rinnovabile.
L’agevolazione può essere richiesta sia in caso di utilizzo diretto del bene da parte dell’azienda sia nel caso sia concesso in uso a terzi.
In caso di utilizzo diretto le imprese devono attivare la procedura di accordo preventivo con l’Amministrazione Finanziaria (ruling) al fine di definire in contraddittorio i metodi ed i criteri di determinazione del reddito agevolabile.
SOGGETTI INTERESSATI
L’agevolazione spetta a tutte le imprese, indipendentemente dalla natura giuridica e dal settore economico in cui operano, salvo quelle che determinano il reddito in modo diverso da quello analitico.
BENI IMMATERIALI INTERESSATI
I beni immateriali che possono permettere di conseguire l’agevolazione sono:
a. software protetti da copyright
b. brevetti
c. disegni e modelli, giuridicamente tutelabili
d. informazioni aziendali (know-how) giuridicamente tutelabili
Per i marchi commerciali, l’inclusione tra i beni agevolati prevista dalla norma
italiana non è allineata alle prescrizioni OCSE (documento Action 5 del
progetto Beps). In attesa di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, al
momento non è consentito presentare domanda sui marchi
ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
Condizione imprescindibile per la fruizione del beneficio è l’effettuazione di attività di ricerca e sviluppo qualificate, finalizzate allo “sviluppo, mantenimento e accrescimento”del bene immateriale.
Tra queste rientrano:
– la ricerca fondamentale
– la ricerca applicata
– il design (ideazione e progettazione di prodotti, processi e servizi)
– l’ideazione e realizzazione di software protetto da copyright
– le ricerche preventive e di mercato, le attività relative alla tutela dei diritti (inclusa la prevenzione della contraffazione)
– le attività di presentazione, comunicazione e promozione finalizzate all’accrescimento del carattere distintivo e/o rinomanza dei marchi e/o all’affermazione commerciale.
IL REDDITO AGEVOLATO
Prima di poter quantificare la misura dell’agevolazione spettante, è necessario anzitutto determinare il contributo economico del bene immateriale al reddito d’impresa.
Esistono due modalità a seconda del tipo di utilizzo:
1. diretto: è necessario instaurare una procedura di ruling con l’Agenzia delle Entrate per definire un accordo per l’individuazione delle componenti positive e negative afferenti il bene immateriale agevolabile;
2. concessione d’uso a terzi: non è necessaria la procedura di ruling, ed il reddito inerente il bene è determinato dai canoni percepiti al netto dei costi, diretti ed indiretti, ad essi connessi.
Il reddito agevolato è pari al:
contributo economico del bene x il rapporto “costi qualificati” / “costi complessivi” (nexus ratio) x 50%;
laddove i costi qualificati sono riconducibili alle attività di ricerca e sviluppo sopra indicate effettuate:
a. direttamente dai beneficiari;
b. attraverso contratti di ricerca con università, enti di ricerca e organismi equiparati ed altre società, anche start up innovative, diverse da quelle che, direttamente o indirettamente, controllano o sono controllate dall’impresa;
c. dal gruppo di appartenenza nei confronti di soggetti terzi per la quota di tali costi che rappresenta un mero riaddebito di costi;
mentre i costi complessivi sono quelli qualificati aumentati;
d. di quelli sostenuti per attività di ricerca e sviluppo nei confronti di società che, direttamente o indirettamente, controllano o sono controllate dall’impresa;
e. del costo di acquisizione, anche mediante licenza di concessione in uso, del bene immateriale.
Inoltre, il numeratore, sulla base di un meccanismo denominato up-lift, viene incrementato di un importo pari alla differenza tra il valore complessivo del denominatore e di quello del numeratore, nei limiti del 30% di quest’ultimo.
ASSISTENZA DELLO STUDIO
Lo Studio supporta i clienti:
nella fase di analisi preliminare di esistenza dei requisiti per l’accesso al regime
nell’esatta individuazione dei costi di ricerca e sviluppo attraverso sistemi di rilevazione contabile ed extracontabile
nel calcolo del reddito agevolabile
nei rapporti con l’Agenzia delle Entrate nel caso in cui sia necessaria la procedura di ruling
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