La recente conversione in legge, con modificazioni, del D. L 18 ottobre 2023, n. 145, avvenuta con L.191/2023, ha apportato ulteriori modifiche ai termini per presentare la domanda di riversamento del credito di ricerca e sviluppo indebitamente compensato.
Il termine entro cui accedere alla sanatoria del credito R&S è ora slittato al 30.07.2024.
La procedura di riversamento del credito R&S
La procedura di riversamento del credito ricerca e sviluppo è regolamentata dall’art. 5, commi 7-12 del DL 146/2021, così come convertito dalla L. 215/2021, ed è finalizzata a sanare le indebite compensazioni del credito ricerca e sviluppo effettuate fino al 22 ottobre 2021.
Obiettivo della norma è quello di correggere errori formali nel calcolo dei crediti di ricerca e sviluppo, escludendo tuttavia i casi di condotte fraudolente, come attività e spese simulate, documenti falsi o fatture per operazioni inesistenti, nonché la mancanza o l’inadeguatezza della documentazione.
Per un dettaglio dei casi ammessi alla procedura di riversamento del credito R&S e delle cause di esclusione, trovate QUI un nostro approfondimento.
Nuovi termini e disposizioni
Inizialmente, il DL 145/2023 aveva prorogato il termine per la presentazione della domanda di riversamento al 30 giugno 2024, ma tale termine è stato ulteriormente posticipato al 30 luglio 2024 con la conversione della L. 191/2023.
Parallelamente, sono stati stabiliti nuovi termini per il riversamento dei crediti indebitamente compensati. È previsto che il pagamento in un’unica soluzione o, nel caso di pagamento rateale, della prima rata delle somme dovute debba avvenire entro il 16 dicembre 2024, mentre la seconda rata è fissata per il 16 dicembre 2025 e la terza dovrà essere versata entro il 16 dicembre 2026.
Nel caso di pagamento rateale, gli interessi inizieranno decorrere a partire dal 16 dicembre 2024.
Per accedere alla sanatoria è necessario presentare la richiesta di adesione alla procedura di riversamento spontaneo dei crediti all’Agenzia delle Entrate utilizzando l’apposito modello dell’Agenzia delle Entrate.
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