Con un documento pubblicato lo scorso 7 novembre, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti (FNC) hanno fornito indicazioni operative per facilitare l’accesso al credito delle PMI.
Le nuove Linee Guida EBA-GL Lom (EBA/GL/2020/06) e le prescrizioni contenute nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) impongono infatti alle imprese di fornire un’informativa economico-finanziaria più ampia e completa, sia storica che prospettica.
Questa nuova informativa deve consentire agli istituti di credito e ai vari stakeholder di valutare in modo più accurato la capacità di rimborso delle imprese e il rischio di investimento, riducendo così le asimmetrie informative della controparte .
Informativa economico-finanziaria delle imprese: gli indicatori utili
Al fine di facilitare l’accesso al credito delle PMI e presentare un’informativa economico-finanziaria esaustiva, che includa proiezioni attendibili in grado di fornire previsioni realistiche sulla loro solvibilità e capacità di generare flussi di cassa adeguati per il rimborso dei finanziamenti, gli indicatori economici e finanziari che le imprese devono monitorare sono i seguenti:
- Variazione del fatturato;
- EBIT;
- EBITDA;
- Capitale circolante netto (CCN);
- PFN/EBITDA;
- DSCR (Debt Service Coverage Ratio);
- Leva finanziaria;
- Interest coverage ratio.
Inoltre, gli istituti di credito, al fine di rilevare una possibile perdita di equilibrio economico-finanziario, solitamente verificano anche l’esistenza di:
- Debiti scaduti nei confronti dei dipendenti e/o tributari e previdenziali;
- Una significativa flessione del cash flow prospettico;
- Un rapporto PFN/EBITDA superiore a 6;
- Ultimi due bilanci in perdita;
- Riduzione del fatturato superiore al 30% rispetto all’esercizio precedente;
- Riduzione del patrimonio netto superiore al 50% rispetto all’esercizio Gli indicatori economici e finanziari
L’approccio forward-looking: una nuova prospettiva per l’accesso al credito delle PMI
Avevamo già parlato nel nostro articolo della necessità di instaurare nuove modalità nella relazione banca-impresa. Le nuove regole sull’accesso al credito delle PMI, ovvero sulla valutazione della solvibilità e del merito creditizio delle imprese, richiedono infatti un approccio nuovo, basato sulla previsione, attendibile, delle performance future.
Questo approccio, noto come forward-looking, si basa sull’analisi delle dinamiche aziendali, ovvero sulla misurazione degli indicatori menzionati nel precedente paragrafo che, nell’insieme, consentono di costruire modelli con cui prevedere e misurare l’impatto di scenari macro-economici sulle condizioni di rischio di insolvenza dell’impresa, focalizzando l’attenzione sulla capacità di generare valore aggiunto e di trasformarlo in flussi di cassa adeguati.
Per questo motivo, le imprese sono tenute a predisporre documenti contabili infrannuali e prospettici, che consentano agli istituti di credito di valutare la sostenibilità del loro business nel lungo periodo.
Per favorire il processo di cambiamento della gestione aziendale delle PMI ed acquisire le competenze gestionali e operative necessarie a costruire un’informativa economico-finanziaria dell’impresa, Bottari & Associati ha realizzato il corso “Strumenti operativi per la gestione delle PMI secondo l’approccio FORWARD LOOKING”, finanziato attraverso i Fondi Interprofessionali.
Per informazioni e consulenze sulla la gestione degli adempimenti introdotti dal Codice della Crisi e sviluppare una visione forward-lookingrealistica e sostenibile per facilitare l’accesso al credito delle PMI, puoi contare su Bottari & Associati, operativo su tutto il territorio nazionale. Contattaci per un incontro preliminare.