Adeguatezza degli assetti societari e business judgment rule

23 Febbraio 2024
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Sono trascorsi quasi 5 anni dall’introduzione, nell’articolo 2086 cc., dell’obbligo di istituzione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, a carico degli amministratori delle società.

L’orientamento giurisprudenziale in corso inizia a consolidarsi, e sempre più spesso viene ribadito il principio che è un atto di mala gestio non solo la mancata adozione, ma anche la loro inadeguatezza ed il mancato rispetto dei principi cardine di ordinata e diligente gestione. Con dirette conseguenze verso gli amministratori, responsabili patrimonialmente in caso di mancata adozione o inadeguatezza degli assetti societari.

Ad esempio, secondo il Tribunale di Catania (8 febbraio 2023), non costituisce assetto organizzativo, mentre il Tribunale di Cagliari (19 gennaio 2022), chiarisce che il riunirsi spesso da parte del CdA per analisi così approfondito di situazioni patrimoniali sempre più deficitarie, o la semplice disponibilità di un organigramma più o meno aderente alle funzioni assegnate ( Tribunale di Cagliari, 19 gennaio 2022 ), allo stesso modo non è rappresentativo dell’adozione di adeguati assetti societari.

A maggior ragione, non li costituisce il semplice rispetto degli obblighi normativi di tenuta della contabilità, in particolare se non consente di rappresentare con chiarezza, completezza e veridicità i fatti di gestione (Corte Appello di Venezia, 29 novembre 2022).

Introdurre in azienda adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili per analizzare previamente i margini di rischio, quindi, non è sufficiente se non vengono rispettati i principi fondamentali di una gestione diligente, ovvero della business judgment rule.Inizio modulo

La regola “Business Judgment Rule” implica che gli amministratori delle società non possono essere imputati di aver compiuto scelte inopportune dal punto di vista economico, poiché le loro scelte imprenditoriali non sono sindacabili. Ma con dei limiti.

Fino a che punto vale il libero arbitrio dell’imprenditore e quando si impongono gli strumenti predittivi degli adeguati assetti?

I limiti della Business judgment rule

Per mantenere un equilibrio tra la libertà degli amministratori di prendere decisioni rischiose e la protezione degli interessi degli investitori e degli stakeholders, è necessario che gli amministratori stabiliscano un’organizzazione adeguata. Ogni decisione che prendono deve rispettare due principi fondamentali: legittimità e razionalità.

Una decisione è legittima se è il risultato di una dettagliata indagine informativa che ne delimita rischi ed opportunità, ed è razionale se coerente rispetto alle analisi condotte. Guida quindi la business judjment rule, ed è su queste basi che l’amministratore deve organizzarsi, tenendo conto della dimensione della società, e la natura dell’attività svolta.

Nei limiti della business judgment rule l’amministratore è libero di decidere come strutturare l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile, ma è fondamentale che gli strumenti di cui si dota siano in grado di diagnosticare precocemente tutti i possibili segnali di difficoltà, monitorando l’insorgenza di squilibri patrimoniali e la sostenibilità del debito nei dodici mesi successivi. Si devono, quindi, considerare non solo i criteri di legittimità e ragionevolezza delle scelte organizzative degli amministratori, ma anche e soprattutto la loro funzionalità rispetto alla capacità di valutare le scelte in funzione del mantenimento della continuità aziendale e della rilevazione tempestiva di eventuali segnali di difficoltà.

Disporre di strumenti utili per la pianificazione, programmazione e controllo diventa elemento essenziale per una corretta e diligente gestione aziendale in un’ottica Forward Looking.

Per ricevere maggiori informazioni sull’implementazione e gestione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, rivolgiti a Bottari & Associati. Siamo operativi su tutto il territorio nazionale. Contattaci per un incontro preliminare.