La Legge di Bilancio 2022 ha confermato la proroga del Bonus Sud a tutto il 2022, così come era stata prevista dalla Legge di Bilancio 2021, inserendo il riferimento alla nuova Carta Italiana degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 approvata dalla Commissione Europea il 2 dicembre 2021. In particolare, questo documento ha previsto un aggiornamento della normativa che regola il Bonus Sud 2022, ovvero il Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno.
Il Bonus Sud consente di beneficiare di un credito d’imposta per l’acquisto, anche attraverso contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature destinate a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, purché rientrino in un progetto di investimento iniziale (articolo 2, punti 49,50 e 51 del regolamento Ue 651/2014).
Il beneficio è fruibile in caso di acquisto di beni funzionali alla creazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai ottenuti in precedenza e al cambiamento del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. Non costituisce presupposto dell’agevolazione la mera sostituzione di beni strumentali dismessi.
Benché la proroga del Credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno fosse stata già prevista a livello normativo, questa non era ancora pienamente operativa in quanto la comunicazione alla Commissione Europea della proroga del regime agevolativo riguardava solo 2021. Per questa ragione, il modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta è fermo agli investimenti effettuati nel 2021 e dovrà essere aggiornato.
Quanto alle zone eleggibili, occorre fare riferimento alla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. In particolare, la nuova Carta degli aiuti permette alla regione Molise di fruire della maggiore intensità di aiuto già spettante alle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Quanto alle intensità incentivanti, invece, il riferimento è alla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020. Ciò comporta l’impossibilità di beneficiare delle misure più generose previste dalla Carta degli aiuti 2022-2027.
Pertanto, in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise il credito d’imposta sarà determinato nella misura del:
- 45% per le piccole imprese;
- 35% per le imprese di medie dimensioni;
- 25% per le grandi aziende.
In Abruzzo, le misure scendono rispettivamente al 30%, 20% e 10%.
Infine, le agevolazioni del Bonus Sud 2022 sono cumulabili con i crediti d’imposta del Piano Transizione 4.0.
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