In caso di indebita compensazione del credito d’imposta Ricerca e Sviluppo, le imprese hanno a disposizione alcune opzioni per regolarizzare la loro posizione fiscale. Tuttavia, la scelta dell’istituto idoneo per riversare quanto non spettante può essere difficile.
Le procedure a disposizione del contribuente sono molteplici:
- riversamento spontaneo,
- ravvedimento speciale
- l’adesione agevolata ai Pvc
- definizione delle liti pendenti.
A ciascuna di queste opzioni corrispondono requisiti di accesso e benefici specifici, pertanto per individuare la procedura più adatta alle sue esigenze, il contribuente che intente sanare le indebite compensazioni dei crediti d’imposta R&S deve analizzare attentamente le variabili di ciascun rimedio.
Come funziona il Riversamento Spontaneo R&S
Il riversamento spontaneo (art. 5, commi 7 e ss.ii., Dl. 146/2021) permette di restituire, in tutto o in parte, i crediti R&S indebitamente compensati, presentando l’istanza entro il termine di 90 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di irregolarità da parte dell’Agenzia delle Entrate, con abbuono integrale delle sanzioni e degli interessi.
La presentazione dell’istanza di riversamento si configura come causa di non punibilità per il delitto di indebita compensazione (prov. n. 188987/2022), tuttavia, l’effetto tombale della procedura non è garantito poiché l’Agenzia potrebbe non convalidarne la definizione.
È possibile presentare l’istanza di riversamento spontaneo entro il 30 novembre 2023 e il saldo deve avvenire in tre rate uguali entro il: 16 dicembre 2023 (scadenza prima rata), 16 dicembre 2024 (scadenza seconda rata) e 16 dicembre 2025 (scadenza terza rata).
Sono escluse dalla sanatoria le seguenti fattispecie: notifica di un atto di recupero divenuto definitivo, condotte fraudolente, operazioni inesistenti.
Come funziona il Ravvedimento Speciale R&S
Il ravvedimento speciale (art. 1, commi 174 e ss.ii., L. 197/2022), invece, permette di intervenire rimuovendo, in tutto o in parte, le irregolarità entro il 30 settembre 2023, ripristinando la situazione anteriore anche in dichiarazione (quadro Ru). Si tratta di una particolare sanatoria che costituisce una causa speciale di non punibilità, qualora il relativo saldo sia versato integralmente prima della sentenza d’appello (art. 23, Dl. 34/2023).
Questa procedura permette di beneficiare della riduzione a 1/18 della sanzione edittale al netto degli interessi. La cifra spettante può essere dilazionata entro un massimo di 8 rate di pari importo, da corrispondere entro il 20 dicembre 2024.
Il ravvedimento speciale non permette la regolarizzazione tombale delle irregolarità e il potere di accertamento dell’Agenzia si rigenera in relazione alle violazioni sanate.
L’adesione agevolata ai Pvc costituisce un’ulteriore opzione per il contribuente, che può beneficiare della tregua fiscale sotto forma di adesione a questo verbale entro il termine risulta previsto per il pagamento delle somme dovute dalla comunicazione di irregolarità, con la riduzione della sanzione e la rateizzazione del debito fino a 72 rate mensili.
La definizione delle liti pendenti, infine, è una procedura giurisdizionale che consente di definire le controversie tra il contribuente e l’Agenzia, con la possibilità di ottenere la remissione totale o parziale delle sanzioni e degli interessi entro il termine di 60 giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento o dell’atto impositivo.
Tuttavia, è importante tenere presente che le scadenze ei requisiti di accesso alle procedure possono variare in base all’evoluzione della normativa fiscale. Pertanto, è necessario verificare sempre le fonti ufficiali e consultare un professionista in materia fiscale per una corretta applicazione delle norme.
In conclusione, la scelta della procedura più adatta per sanare eventuali indebite compensazioni dei crediti di imposta Ricerca & Sviluppo dipende da molteplici fattori, tra cui le scadenze previste per ciascuna opzione, la possibilità di scegliere se e quali investimenti in R&S regolarizzare, le condizioni di accesso, i benefici fruibili in termini di minor esborso finanziario e di maggior dilazione nel pagamento, le ricadute sul versante penale, la definitività della sanatoria prescelta ei riflessi sulla regolarità fiscale in funzione della partecipazione agli appalti pubblici.
Cosa succede in presenza di un Pvc
In alternativa al riversamento spontaneo e al ravvedimento speciale, esistono ulteriori opzioni che permettono la restituzione agevolata del credito d’imposta Ricerca & Sviluppo indebitamente compensato.
In presenza di un Pvc consegnato entro il 31 marzo 2023, il contribuente potrà beneficiare della tregua fiscale definendo la sua posizione così come rilevata dalle Entrate. Anche in questo caso è possibile scaglionare il debito fiscale fino a un massimo di venti rate trimestrali di pari importo.
Al netto degli interessi comunque dovuti, anche in questo caso spettano sia la riduzione della sanzione a 1/18 che l’esclusione dalla punibilità del reato come previsto dall’art. 23 del Dl. n. 34/2023.
Per evitare controversie con l’Agenzia delle Entrate e per usufruire appieno degli incentivi fiscali previsti per le imprese che investono in ricerca e sviluppo, è sempre consigliata la consultazione di un commercialista o di un esperto tributario a cui affidare il compito di definire la situazione debitoria e valutare la più idonea tra le opzioni disponibili. Il nostro Studio è a disposizione per una revisione preliminare sulle attività progettuali svolte, per verifiche sulla completezza della documentazione tecnica ed amministrativa nonché degli adempimenti connessi all’utilizzo del credito di imposta per R&S.
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