La sopravvenuta impossibilità di conseguire l’oggetto sociale costituisce causa di scioglimento della società, così come prevista dall’art. 2484, n. 2, c.c.
L’impossibilità di conseguire l’oggetto sociale rileva allorché sopraggiungano ostacoli al conseguimento dell’oggetto sociale tali da far sì che la società si trovi in una situazione di impossibilità, definitiva ed irreversibile, di proseguire la propria vita economica, rendendo dunque impossibile ogni altra attività operativa.
Per assumere la natura di causa di scioglimento della società, l’impossibilità di conseguire l’oggetto sociale deve quindi sostanziarsi in una impossibilità non già di natura economica, bensì giuridica o materiale, riguardante lo svolgimento dell’attività prefissata.
Di conseguenza, un impedimento temporaneo o il sorgere di difficoltà incontrate dalla società nell’esercizio della propria attività, non rendono impossibile il conseguimento dell’oggetto sociale e dunque non legittimano lo scioglimento della società.
Ad avviso della giurisprudenza, in particolare, la perdita di continuità aziendale non integra una causa di scioglimento della società ai sensi dell’art. 2484 n. 2, c.c., in quanto si tratta di un giudizio prognostico e può limitarsi ad un periodo di tempo limitato; la perdita della continuità aziendale è, in altre parole, reversibile.
Perciò, fin tanto che la continuità aziendale è recuperabile attraverso scelte di organizzazione aziendale e/o valutazioni commerciali, non vi è alcuna impossibilità definitiva di perseguire l’oggetto sociale.
Il venir meno della continuità aziendale è indice, piuttosto, di una situazione di insolvenza o crisi, presupposto per dare avvio a quelle che il nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza definisce procedure regolate della crisi o dell’insolvenza.
Perché è importante la verifica costante della continuità aziendale
E’ indiscutibile che l’attenzione del legislatore e del sistema bancario sia ormai focalizzata sulla necessità che l’impresa monitori costantemente il mantenimento della continuità aziendale, garantita soprattutto dalla capacità di generare adeguati flussi di cassa.
Le PMI – a prescindere dalla diversa complessità e dimensione aziendale – devono affinare la capacità di analisi prospettica ai fini di una programmazione (strategica, operativa, economico-finanziaria) connotata dal più elevato grado di attendibilità possibile.
Per favorire il processo di cambiamento della gestione aziendale delle PMI verso un approccio “forward looking oriented”, lo Studio Bottari & Associati ha realizzato il corso “Strumenti operativi per la gestione delle PMI secondo l’approccio FORWARD LOOKING”, interamente finanziato attraverso i Fondi Interprofessionali e dal Fondo Nuove Competenze. L’obiettivo è fornire gli strumenti operativi per adottare un efficace sistema di pianificazione e monitoraggio per la costante verifica del mantenimento della continuità aziendale ed il miglioramento delle performance aziendali.
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