Credito R&S e omessa compilazione del quadro RU: quando non decade

16 Giugno 2023
se il quadro RU non è compilato non si perde il credito di imposta per Ricerca e Sviluppo

Il Credito d’Imposta R&S può essere oggetto di contenziosi non solo per la natura delle spese sostenute e, dunque, di indebita compensazione, ma anche per l’omessa compilazione del quadro RU nella dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle Entrate può invalidare l’agevolazione, anche se le spese sono legittime. È importante prestare attenzione ai casi in cui l’omessa compilazione del quadro non pregiudica in sé la spettanza dell’agevolazione, per poter intervenire adeguatamente in caso di disconoscimento.

Una recente sentenza stabilisce che in caso di omissione il credito R&S non decade

La Corte d’Appello dell’Emilia Romagna è stata chiamata a decidere sulla validità del Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo (R&S) per un contribuente oggetto di accertamento fiscale a causa dell’omessa indicazione delle spese nel quadro RU della dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle Entrate aveva ritenuto il credito inesistente poiché non indicato nella dichiarazione dei redditi. Il contribuente ha contestato la pretesa tributaria dell’Agenzia delle Entrate, sostenendo che le spese che avevano dato origine alla formazione del credito R&S erano state indicate nelle precedenti dichiarazioni.

Sentenza n. 518/12/2023: la corte conferma un orientamento favorevole ai contribuenti

La Corte d’Appello dell’Emilia Romagna ha confermato un orientamento favorevole ai contribuenti con la sentenza n. 518/12/2023, in linea con le precedenti decisioni di alcuni giudici di merito. La pronuncia della Corte ha accolto le motivazioni del contribuente e precisato che nessuna specifica disposizione prevede espressamente la decadenza del beneficio fiscale in caso di omessa compilazione del quadro RU.  Tale decadenza è prevista espressamente soltanto dal DM n. 76/2008, una norma di rango secondario.

Nel caso specifico, dato che la disposizione che prevede la decadenza del credito in caso di omessa compilazione del quadro RU è contenuta in un decreto ministeriale, che ha rango inferiore rispetto alla legge che regola il credito R&S, in assenza di una norma di rango superiore che preveda la decadenza del credito R&S in caso di omessa compilazione del quadro RU, la Corte ha stabilito che il contribuente ha diritto al credito nonostante l’omissione del quadro RU.

Ulteriori chiarimenti della Corte sui casi di mancata compilazione del quadro RU

La sentenza della Corte ha fornito ulteriori chiarimenti sulle ipotesi di conservazione dell’agevolazione fiscale in caso di omessa compilazione del quadro RU.

Innanzitutto, la mancanza di disposizioni specifiche che prevedono espressamente la decadenza del beneficio fiscale sul caso in esame obbliga il giudice a fornire un’interpretazione restrittiva della norma. Ciò significa che il giudice deve basarsi sui principi giuridici esistenti e non può creare nuove norme attraverso la sua interpretazione. In pratica, la Corte ha sottolineato che, in assenza di una previsione normativa specifica, il contribuente non può essere penalizzato per un’omissione che non pregiudica la spettanza del credito R&S.

Inoltre, il giudice ha richiamato l’orientamento giurisprudenziale costante in materia, secondo cui i rapporti tra l’ente impositore e il contribuente devono essere improntati al principio di collaborazione e buona fede. Ciò significa che, in caso di dubbi o incertezze, le parti devono cercare di risolvere la questione in modo collaborativo e in linea con i principi di correttezza e trasparenza.

Sulla base di tale principio, come altresì sancito dall’art. 6 della L. n. 212/2000 (c.d. statuto del contribuente), non possono essere richiesti al contribuente documenti ed informazioni già in possesso dell’ufficio.

Infine, richiamando le sentenze n.n. 34444 e 3445 del 2021 della Corte di Cassazione, la Corte ha rigettato la richiesta dell’Agenzia delle Entrate di irrogare sanzioni pari al 100-200% dei crediti utilizzati in compensazione, in quanto presunti inesistenti.

Al fine di evitare eventuali controversie con l’Agenzia delle Entrate e mantenere gli incentivi fiscali previsti per le imprese che investono in ricerca e sviluppo, è sempre consigliabile consultare un commercialista o un esperto tributario. Questi professionisti possono aiutare a verificare la situazione debitoria dell’impresa e a valutare le opzioni disponibili per garantire il corretto utilizzo del credito maturato.

Il nostro Studio è a disposizione per una revisione preliminare sulle attività progettuali svolte, per verifiche sulla completezza della documentazione tecnica ed amministrativa nonché degli adempimenti connessi all’utilizzo del credito di imposta per R&S.

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