Dopo aver definito la nuova disciplina della crisi di impresa, il 14 dicembre 2020 il Ministero dello Sviluppo economico (MISE) ha reso operativo il “Fondo di gestione delle crisi d’impresa 2021” istituito con il Decreto Rilancio, con lo scopo di salvaguardare i livelli occupazionali dei lavoratori e la prosecuzione dell’attività delle imprese italiane.
La disponibilità del Fondo è pari a 300 milioni per il 2020 e di ulteriori 250 milioni per il 2021.
L’obiettivo del Fondo è agevolare la ristrutturazione di imprese in difficoltà, prevedendo una combinazione di aiuti all’investimento e alle tutele occupazionali.
Inoltre, il nuovo Fondo del MISE permette allo Stato – attraverso Invitalia – di entrare nel capitale delle aziende in difficoltà, per un ammontare massimo di 10 milioni di euro e per un periodo non superiore a 5 anni.
Le imprese beneficiare del fondo del MISE possono ottenere, ad esempio, contributi a fondo perduto commisurati al numero di dipendenti, per mantenere i quali le imprese devono garantire la stabilità occupazionale del personale assunto per almeno due anni.
Possono accedere allo strumento le imprese con oltre 250 dipendenti o che, indipendentemente dal numero degli occupati, detengono beni e rapporti di rilevanza strategica per l’Italia, rivestendo un ruolo chiave nel promuovere lo sviluppo e il benessere della collettività.
Nel caso di intervento nel capitale di rischio, è necessario contestualmente l’apporto di investitori privati per almeno il 30%.
Il limite dei 10 milioni è determinato con riferimento al complesso degli interventi, e può essere derogato se partecipano anche Regioni o altre amministrazioni locali.
Per informazioni e consulenze sul fondo per la gestione della crisi d’impresa, puoi contattare Bottari & Associati, operativo su tutto il territorio nazionale. Contattaci per un incontro preliminare