Il valore del sistema di monitoraggio periodico degli equilibri aziendali nel contesto di una crisi d’impresa

27 Marzo 2023
-periodico-impresa-bottari

Il monitoraggio periodico degli equilibri di impresa è da intendersi come prioritario quando l’obiettivo è quello di intercettare i cosiddetti early warningsi segnali di crisi che possono manifestarsi in modo precoce – come ad esempio la diminuzione dei margini di profitto, il rallentamento delle attività o l’aumento dei debiti.

Con l’approvazione del Codice della crisi e dell’insolvenza (DLgs. n. 14/2019), le imprese hanno l’obbligo di dotarsi di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili che permettano di prevenire e gestire situazioni di crisi, nella prospettiva del loro risanamento.

Adeguati assetti organizzativi: un processo continuativo che coinvolge diversi attori

L’adozione di adeguati assetti per la prevenzione e gestione delle crisi aziendali si basa sul coinvolgimento strategico di più attori, ciascuno dei quali chiamato ad espedire particolari funzioni che consentono di garantire la sostenibilità e la continuità aziendale nel lungo termine: l’imprenditore (che può operare in forma individuale o collettiva), l’organo di controllo e il revisore.

Compiti e strumenti per il monitoraggio periodico degli equilibri aziendali

L’impresa ha il compito di: individuare le potenziali situazioni di crisi, definire le strategie e le politiche aziendali più opportune per affrontarle e, infine, coordinare le azioni necessarie per superarle.

Gli amministratori devono, perciò, assicurare che l’impresa si doti di procedure e strumenti che consentano la comprensione e il monitoraggio dello stato di salute, pena la loro responsabilità individuale di natura patrimoniale, commisurata ai danni procurati a terzi per “omessa istituzione e vigilanza”, in caso di peggioramento delle condizioni aziendali.

Devono definire procedure adeguate a garantire il monitoraggio periodico degli equilibri d’impresa per verificare costantemente il mantenimento della continuità aziendale. A tal fine, è necessario utilizzare strumenti di pianificazione aziendale e di previsione dei flussi di cassa futuri attesi per verificarne l’adeguatezza rispetto ai debiti di natura finanziaria.

Le imprese che non possiedono le competenze per poter eseguire internamente tali attività, è opportuno affidino l’incarico a consulenti esterni in grado di supportarle nelle analisi da effettuare periodicamente, tenendo conto delle peculiarità, delle dimensioni aziendali e della complessità organizzativa.

Il secondo, l’organo di controllo (Collegio sindacale nelle S.p.a. e, ove presente, Collegio o Sindaco unico nelle S.r.l.), ha, invece, il compito di vigilare sull’operato degli amministratori e di monitorare costantemente la situazione aziendale, segnalare eventuali criticità e supportare gli amministratori nella definizione delle strategie per farvi fronte.

Infine, il revisore (qualora distinto dall’organo di controllo) che, pur non possedendo ancora di nessuno dei poteri di attivazione verso l’esterno di cui beneficia l’organo di controllo in quelle situazioni in cui l’impresa non assume una risposta adeguata al superamento della situazione di crisi, ha il compito di verificare l’adeguatezza dei controlli interni e delle procedure di gestione dei rischi adottate dagli amministratori, nonché quello di fornire un parere indipendente sulla corretta rappresentazione dei dati contabili e finanziari (gli squilibri patrimoniali, economici o finanziari, l’entità del debito e i flussi annui al servizio del debito che l’impresa genera, la situazione debitoria, la situazione dei crediti commerciali, le passività potenziali, le proiezioni dei flussi finanziari).

Le PMI – a prescindere dalla diversa complessità e dimensione aziendale – devono affinare la capacità di analisi prospettica non solo per adeguarsi ai nuovi obblighi e assicurare un’attenta pianificazione strategica, operativa ed economico-finanziaria, e quindi tutelare il mantenimento della continuità aziendale, ma anche per migliorare le proprie performance aziendali.

Perno di questo nuovo modello gestionale è l’approccio forward-looking, che consente alle PMI di valutare in modo accurato gli aspetti quantitativi e qualitativi delle attività aziendali e di pianificare con affidabilità la propria programmazione strategica, operativa ed economico-finanziaria.

Per favorire il processo di cambiamento della gestione aziendale delle PMI verso un approccio “forward looking oriented”, Bottari & Associati ha realizzato il corso “Strumenti operativi per la gestione delle PMI secondo l’approccio FORWARD LOOKING, finanziato attraverso i Fondi Interprofessionali.

Per informazioni e consulenze per la gestione degli adempimenti introdotti dal Codice della Crisi e sull’implementazione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili puoi contattare Bottari & Associati, operativo su tutto il territorio nazionale. Contattaci per un incontro preliminare.