Anche gli enti no profit possono adottare il modello organizzativo 231

9 Giugno 2022
Anche gli enti no profit possono adottare il modello organizzativo 231

Anche gli enti no profit che decidono di accedere al Registro unico (Runts) hanno la possibilità di adottare il modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001.

Ricordiamo che il Decreto 231 prevede la responsabilità dell’ente per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio, sia da persone con funzioni di rappresentanza, direzione o amministrazione, sia da persone che si trovano sotto la loro sorveglianza. 

In questo contesto, l’adozione di un modello organizzativo 231 e la sua efficace applicazione ai processi aziendali, rappresenta l’unico strumento in grado di evitare la responsabilità amministrativa di enti e società nel caso di compimento di uno dei reati presupposto previsti dal D.Lgs. 231/2001

Con riferimento alla possibilità per gli enti appartenenti al c.d. “terzo settore” di adottare il modello 231, il problema si era posto in quanto il Decreto 231 si limita a prevedere genericamente la responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato, senza circoscrivere la nozione di “ente” se non specificando l’applicabilità della disciplina agli enti forniti di personalità giuridica e alle società e associazioni anche prive di personalità giuridica.

Pertanto, alla luce della formulazione testuale, è dato individuare tra i destinatari della normativa tutte le persone giuridiche, le società di capitali e le cooperative, ma anche gli enti privati sprovvisti di personalità giuridica, incluse le società “di fatto” e le società “irregolari”, nonché le associazioni non riconosciute.

Anche la giurisprudenza di legittimità ha ritenuto che il contenuto del D.Lgs 231/2001 debba essere applicato all’intero spettro dei soggetti di diritto non riconducibili alla persona fisica, indipendentemente dal conseguimento o meno della personalità giuridica e dallo scopo lucrativo o meno perseguito. 

Alla luce di tali considerazioni, anche gli enti no profit possono essere destinatari della disciplina prevista dal D.Lgs. 231/2001. Non servirà che gli enti siano dotati di personalità giuridica per poter adottare il modello organizzativo 231, seppur l’accesso al Runts consentirà di richiedere il riconoscimento. 

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