Requisiti Bonus Mezzogiorno: l’AdE interviene sull’idoneità di alcuni investimenti

26 Gennaio 2024
chiarimenti sui requisiti del bonus mezzogiorno

Il bonus Mezzogiorno è un credito d’imposta che offre incentivi fiscali alle imprese che investono nelle regioni del Mezzogiorno. Tuttavia, per poter beneficiare dell’agevolazione, le imprese che ne usufruiscono devono fare attenzione ai requisiti di idoneità, tra cui l’autonomia organizzativa e l’implementazione di una nuova struttura produttiva nei territori qualificati o l’avvio di una nuova linea di produzione di beni o servizi.

Requisiti Bonus Mezzogiorno: la valutazione del cantiere temporaneo come “struttura produttiva

Nella risposta all’interpello n. 485 del 29.12.2023, l’Agenzia delle Entrate ha affrontato il caso di un’impresa che opera con un cantiere temporaneo nel Mezzogiorno, destinato a essere dismesso al termine dei lavori. Nel quesito posto all’amministrazione finanziaria, l’ente aveva chiesto di specificare se tale cantiere potesse essere considerato una “struttura produttiva” autonoma, idonea per beneficiare del bonus Mezzogiorno.

Secondo l’Agenzia delle Entrate, la qualificazione del cantiere come “struttura produttiva” o “mera diramazione” richiede una valutazione di carattere fattuale, basata su chiarimenti specifici forniti dalla normativa di riferimento ma non rintracciabili nel quesito posto dall’impresa. Pertanto, l’Agenzia non ha potuto fornire una risposta definitiva in sede di interpello, ma ha invitato l’impresa a fare riferimento ai documenti di prassi per una valutazione più accurata.

In particolare, nella sua risposta l’Agenzia delle Entrate ha richiamato l’attenzione sul concetto di “struttura produttiva” come una diramazione territoriale dell’azienda dotata di autonomia organizzativa e costituente un centro autonomo di imputazione di costi.

Nel caso di società che operano attraverso cantieri temporanei, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che, se la dismissione del cantiere avviene entro il periodo di tutela fiscale, il credito d’imposta potrebbe essere soggetto alla cosiddetta “recapture rule”. Ciò significa che l’impresa potrebbe dover restituire una parte del beneficio ottenuto.

È importante sottolineare che l’Agenzia delle Entrate effettua un riscontro formale dei dati dichiarati dal contribuente nella comunicazione telematica. Tuttavia, ciò non pregiudica la possibilità di ulteriori controlli successivi da parte dell’Amministrazione finanziaria sull’esistenza dei requisiti necessari per la spettanza del credito d’imposta.

Al fine di evitare rischi e massimizzare gli eventuali benefici connessi agli incentivi, per le imprese interessate a beneficiare di agevolazioni fiscali per i loro investimenti è sempre consigliabile richiedere una consulenza.

 

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