Contributi Export a fondo perduto fino al 50% a tasso e garanzie zero
Con l’ok della Commissione Europea sugli aiuti di Stato, salgono al 50% ed entro il limite di 800 mila euro, le quote di finanziamento a fondo perduto a sostegno dell’internazionalizzazione delle aziende italiane, prima stabilite al 40%. L’aumento di massimale a 800 mila euro, è reso possibile grazie alla messa in disponibilità di una quota aggiuntiva di 300 milioni euro del Fondo per la Promozione Integrata istituito presso il Maeci (Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale) dal decreto Cura Italia.
Inoltre, è prevista anche l’estensione dei fondi anche a investimenti aziendali all’interno della Unione Europea, considerati strategici in un contesto rivoluzionato dalla pandemia e precedentemente esclusi dai bandi internazionalizzazione gestiti da Simest.
Un’ulteriore novità, infine, riguarda l’estensione dei finanziamenti e nuove tipologie di impresa e a nuove attività finanziabili: ad esempio, relativamente al bando “Patrimonializzazione delle imprese esportatrici”, è prevista l’estensione a tutte le società a media capitalizzazione (le cosiddette mid-cap) già operative all’estero. Inoltre, viene innalzato anche il livello massimo di solidità patrimoniale ammesso (da 1,6 a 2 per le imprese del settore industriale e da 2,4 a 4 delle imprese operanti nel settore dei servizi.)
Insomma, si aprono nuovi orizzonti per le imprese italiane che intendono investire ed espandere le proprie attività in contesti internazionali. Bisognerà attendere metà settembre per conoscere le modalità operative e le tempistiche per l’attivazione della nuova quota finanziabile relativa ai bandi internazionalizzazione Simest.
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